giovedì 28 luglio 2011

La battaglia di Waterloo




Dopo quattro anni di lavoro e migliaia di figurini e cavalli in scala 1/72 dipinti, sono riuscito a completare questo diorama dalle dimensioni di 3,30 x 2,20 metri raffigurante la battaglia di Waterloo.

La battaglia di Waterloo, combattuta il 18 giugno del 1815, vide come avversari:

·         Napoleone che comandava l’esercito Francese

Napoleone con il suo Stato Maggiore e artiglieria



·         Duca di Wellington, che comandava la Settima coalizione composta dai regni di Inghilterra, Prussia, Paesi Bassi, Hannover, Brunswick e Nassau.

Wellington con il suo Stato Maggiore


Anche se ci si ricorda solo del 18 giugno, quando ebbe luogo la battaglia di Waterloo, bisogna tener presente che i primi combattimenti iniziarono il 14 e infuriarono nei villaggi vicini a Waterloo ma soprattutto intorno a Quatre – Bra, un importante nodo stradale che portava a Bruxelles e arteria che serviva agli Inglesi per unirsi all’esercito Prussiano.

Il giorno della battaglia di Waterloo, i due schieramenti erano così posizionati:

·         I Francesi riuscirono ad attestarsi su un’alta collina, che dominava quasi tutto il campo di battaglia e Napoleone riusciva a “vedere” il lato destro del suo schieramento e frontalmente riusciva a vedere le linee nemiche. Il lato sinistro dello schieramento invece era coperto da una fitta boscaglia, proprio il lato in cui c’era Hougoumont.


Vista frontale del campo di battaglia
che aveva Napoleone


Vista del fianco destro che
aveva Napoleone

·         La Settima coalizione invece, era attestata su colline più basse ma il Duca di Wellington poteva osservare tutti i lati del suo schieramento e quindi aveva anche la visuale sulla fattoria – castello di Hougoumont (che diventerà la spina nel fianco di Napoleone).


Vista frontale del campo di battaglia che aveva Wellington



Vista del fianco sinistra che
aveva Wellington


Vista del fianco destro che
aveva Wellington



Il giorno della battaglia, a causa dei temporali avvenuti nella notte e che resero il terreno fangoso, i Francesi non riuscirono a posizionare tutti i loro cannoni, mentre gli Inglesi, essendo più riparati dalle intemperie avevano tutti i cannoni posizionati, anche all’interno di Hougoumont.
Iniziò la battaglia, Napoleone attaccò per prima Hougoumont, riuscì a conquistare i boschi intorno alla fattoria ma poiché Wellington l’aveva fortificata anche con i cannoni, i Francesi non riuscirono a prenderla.



Intanto Wellington decise di attaccare l’artiglieria dello schieramento francese e li tempestò con il fuoco dei suoi cannoni prima di dar via libera alle sue truppe di fucilieri schierati su due file.



Foto delle linee Inglesi


I Francesi reagirono lanciando dapprima le truppe di fanteria che spostarono sulla sinistra degli Inglesi il fronte principale e seguirono poi attacchi di cavalleria francese che fece indietreggiare alcuni reparti Inglesi.


Foto delle linee Francesi



Foto linee Francesi


Intanto ad Hougoumont i francesi continuarono ad impegnare molte forze.

Foto dei rinforzi Francesi che arrivano a Hougoumont

 Qui divenne famosa la battaglia che si combatté in mezzo al frutteto degli aranceti della fattoria.





L’armata Francese non riusciva a prendere la fattoria – castello.

Sul campo di battaglia principale, Napoleone vide che alcuni reparti Inglesi indietreggiavano e ordinò delle cariche di cavalleria. Napoleone, avendo il lato sinistro coperto dalle vegetazione, non vide e non capì che una parte delle truppe Inglesi che indietreggiavano andavano a rinforzare di nascosto Hougoumont.

Arrivo dei rinforzi Inglesi ad Hougoumont

Verso la serata però, sopraggiunsero le truppe Prussiane che nei giorni 16 e 17 uscirono sconfitte dalle prime battaglie con i Francesi. Prussiani che potevano contare su nuove forze, in quanto durante la loro frettolosa ritirata, incontrarono i loro rinforzi che si stavano dirigendo verso Waterloo, si riorganizzarono e riattaccarono.
Questo successe perché i reparti di Cavalleria Francesi che li inseguivano per annientarli definitivamente, non riuscirono a raggiungerli in quanto si persero e dovettero tornare a Waterloo per fronteggiare l’attacco degli Inglesi.
I Prussiani, giunti a Waterloo, si divisero in due gruppi; il primo non visto attaccò lo schieramento destro dei Francesi alle spalle e l’altro gruppo si unì ai soldati Inglesi e isolò gruppi di fanteria Francese che erano nelle prime linee.

Primo gruppo di Prussiani che 
attaccano alle spalle il lato destro
dei Francesi
Secondo gruppo di Prussiani che si
congiungono alle linee Inglesi


Napoleone fu così sconfitto.

domenica 24 luglio 2011

Anima Tactics: Janiel



Una miniatura che secondo me è molto bella, è il personaggio raffigurante Janiel.
Il suo personaggio appartiene alla fazione della luce, ma si può anche schierare con i personaggi dell’organizzazione Samael.
Appartiene alla categoria dei Mistici oppure dei guerrieri e i suoi attributi sono:
·         Attacco: 5
·         Danno: 2
·         Difesa: 9
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 12
·         Resistenza: 11
·         Movimento: 20/30
·         Livello: 40


Hypaspistai Macedoni




Questi figurini in scala 1/72 raffigurano uno schieramento di Hypaspistai Macedoni.
Gli Hypaspistai erano reparti di guardie oplitiche di elitè dell’esercito Macedone.
Essendo un corpo di elitè, ed essendo una formazione di estrema mobilità, veniva usata per sbaragliare gli altri reparti di fanteria e usata talvolta come unità di avanscoperta.
Nell’esercito Macedone, normalmente, gli Hypaspistai erano schierati su uno dei lati della falange, con lo scopo appunto di proteggerla mentre era impegnata a fermare le cariche frontali.
Il loro equipaggiamento era composto da una lancia, dal tipico scudo rotondo degli opliti, da una corazza sul busto corredata di schinieri e elmo e da una spada.


mercoledì 20 luglio 2011

Figurini Romani: la balista




Questo diorama in scala 30mm raffigura dei figurini romani.

I figurini raffigurano:

·         Un legionario;

·         Un Centurione;

·         Un Tribuno militare;

·         Un Aquilifero;

·         Un Signifer;

·         Un Cornicifer.

Per pavimentare il diorama, ho usato dei “pezzi” in gesso ottenuti dopo aver costruito lo stampo.



Il legionario e intento ha caricare una balista.

sabato 16 luglio 2011

Diorama fantasy: il risveglio della mummia





Questo diorama fantasy in scala 28mm rappresenta il risveglio della mummia.
Mummia che fuoriesce da un sarcofago.



La pavimentazione dell’interno della camera funeraria è interamente realizzata in Das su cui ho inciso la forma della pavimentazione.
I geroglifici sui muri sono stati fatti rimpicciolendo dei disegni, riportati sui muri con l’aiuto della carta carbone (che trovarla sta diventando una rarità) e poi dipinti con colori acrilici.





La cornice superiore che corre tutto intorno alla camera funeraria è stata presa da una reale cornice che si trova in Egitto.
Le due torce sulle pareti frontali sono state fatte con del Das poi modellato.
La statua della divinità egizia rappresenta la dea Bastet (divinità egizia dalle sembianze femminili e testa di gatta, associata dapprima al culto solare e successivamente al culto lunare) e per corredare il diorama ho aggiunto due statue di sciacalli.


Anima Tactics: Cenette



Una miniatura molto semplice da realizzare è stato il personaggio di Cenette.
Cenette appartiene alla fazione della luce, ma si può anche schierare con l’organizzazione dei Raminghi.
E’ classificata come guerriera ed i suoi attributi sono:
·         Attacco: 5
·         Danno: 3
·         Difesa: 10
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 12
·         Resistenza: 10
·         Movimento: 12/16
·         Livello: 45




mercoledì 13 luglio 2011

Il castello degli elfi



Questo diorama fantasy in scala 1/72 rappresenta l’armata degli scheletri che attacca una fortificazione elfica.
Il castello è interamente costruito in legno e sempre in legno ho sagomato le varie decorazioni e ornamenti che lo compongono.
I fregi del portone li ho ricavati da un tondino di ottone lavorato con le frese.
Anche queste miniature sono della Cesar.


Legionario Romano



Questo figurino in scala 30mm raffigura un legionario romano dell’età imperiale.
Durante l’epoca imperiale, i legionari venivano reclutati da alcuni funzionari e i reclutati erano composti solo da cittadini romani liberi, maschi e che avessero compiuto il diciassettesimo anno di età.
Durante il I – II secolo (anni dell’età imperiale), a causa della scarsità di cittadini romani da arruolare, e a causa delle sempre più numerose guerre contro i barbari, il Senato romano deliberò che anche ai cittadini stranieri venisse data la residenza romana.
L’equipaggiamento dei legionari era costituito:
·         Lorica segmentata: la caratteristica corazza del legionario, composta da placche di metallo tenute insieme da ganci e lacci di cuoio;
·         Elmo gallico oppure dall’elmo italico; la differenza fra i due e che l’elmo italico era maggiormente rinforzato sulla parte frontale (modifica che venne studiata per fronteggiare le tecniche di combattimento dei Daci, in quanto i Daci, possedendo spade lunghe e curve riuscivano a colpire sulla fronte il legionario anche se protetto dallo scudo grazie alla curvature della lama) e l’altra differenza era che l’elmo italico aveva sui due lati le paragnatidi (le protezioni dell’elmo che coprono le guance del soldati);
·         Il cingulum, e una specie di “cintura” in metallo;
·         La tunica di colore rosso.
Come armi, i legionari avevano a disposizione lo scutum (lo scudo), il pilum (la lancia), il gladio e il pugio (il pugnale).


domenica 10 luglio 2011

Anima Tactics: Feng Yi



Una miniatura che mi sono molto divertito a dipingere rappresenta il personaggio di Feng Yi.
Feng Yi si può schierare sia con qualsiasi gruppo poiché appartiene alla fazione dei neutrali, ma si può anche schierare assieme ai personaggi dell’organizzazione Wissenschaft.
Feng YI appartiene alla categoria dei guerrieri e i suoi attributi sono:
·         Attacco: 5
·         Danno: 2
·         Difesa: 9
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 10
·         Resistenza: 10
·         Movimento: 30/40
·         Livello: 40



venerdì 8 luglio 2011

Costruire uno stampo


Quando si realizzano diorami o ambientazioni di qualsiasi genere, capita spesso che per renderle più realistiche si ha bisogno di numerosi accessori.

Le soluzioni per ovviare a questo sono o comprare più scatole della stessa cosa oppure realizzare uno stampo per produrre in serie tutti i particolari che ci occorrono.

Per realizzare degli stampi per il modellismo, esistono in commercio diversi prodotti che però hanno dei costi un po’ alti e che contengono sostanze chimiche.

Io per ovviare all’uso delle sostanze chimiche uso un’emulsione di lattice, che non è tossica ed ha un minor costo.

Per usare il lattice esistono due metodi: il primo consiste nel versare direttamente il lattice in un contenitore dove avete messo il pezzo da “stampare” fino a ricoprirlo del tutto (per l'asciugatura ci vogliono alcuni giorni e comunque in base alla dimensione del pezzo in quanto non servono catalizzatori o altro, si asciuga all’aria). Oppure l’altro modo, per realizzare stampi di pezzi piuttosto grandi,  è quello di passare a pennello il lattice sul pezzo, facendo asciugare uno strato alla volta e continuare così fino a ricoprire il tutto.

Io preferisco usare il primo metodo in quanto i pezzi che voglio realizzare non sono particolarmente grandi.

Per prima cosa si recuperano i pezzi da stampare e dei contenitori adatti a contenere il pezzo.





In questo esempio voglio realizzare il forziere con i dobloni e un coperchio per un sarcofago.
Inserito il pezzo nel contenitore, verso il lattice fino a ricoprire il tutto.





Dopo alcuni giorni (i tempi di asciugatura si riducono di parecchio se il lattice viene riscaldato con il phon oppure messo su un calorifero acceso), quando il lattice è asciutto (si nota in quanto cambia colore) si toglie lo stampo dal contenitore ed è finito.




Per realizzare pezzi non particolarmente grandi io uso il gesso, mentre per quelli più grossi uso una miscela di gesso con l’aggiunta di un po’ di colla per piastrelle oppure un po’ di polvere di cemento; si cola nello stampo il gesso finchè è ancora liquido, immergo alcune volte nell’impasto uno stuzzicadente per rimuovere eventuali bolle d’aria che si possono formare durante la colata di gesso;  dopo alcune ore, quando il gesso è asciutto, si può levare il pezzo dallo stampo ed ecco che i due forzieri sono fatti con tutti i loro particolari.





Tra la realizzazione di un pezzo e l’altro bisogna pulire lo stampo da eventuali eccessi di gesso rimasti dalla precedente lavorazione.

Ed ecco fatto degli stampi a basso costo.







Fanteria Francese 1700



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano dei soldati di fanteria Francese impiegata durante la guerra di Indipendenza Americana (1775 – 1783).
L’Impero Francese entrò in guerra a fianco delle truppe Americane all’inizio del 1778 con l’intento di fermare l’avanzata dell’Impero Britannico e di poter ottenere anche dei territori sul suolo Americano.
La Francia non fornì solo truppe agli alleati Americani ma anche una piccola flotta di navi per fermare la flotta Inglese.
Quando le truppe Francesi giunsero in America fornirono ai soldati Americani i loro tipi di moschetti, i “Charleville”, che andarono a rimpiazzare i moschetti che gli Americani presero dagli Inglesi.
L’apporto delle truppe Francesi fu fondamentale per l’esito della guerra, in quanto oltre che dare consistenza numerica all’esercito Americano, i Francesi contribuirono al loro addestramento.



martedì 5 luglio 2011

Anima Tactics: Claire




Questa miniatura in scala 28mm, raffigura il personaggio di Claire Adelheid.

Claire si può schierare sia con il gruppo della luce se si gioca per fazioni, sia con i personaggi dell’Impero.

Claire appartiene alla categoria dei guerrieri e i suoi attributi sono:

·         Attacco: 5
·         Danno: 5
·         Difesa: 8
·         Armatura: 3
·         Punti vita: 14
·         Resistenza: 9
·         Movimento: 20/30
·         Livello: 45


sabato 2 luglio 2011

Ponte mobile su barche

Ponte aperto



Questo modellino in legno, in scala, riproduce un ponte mobile su barche inventato da Leonardo da Vinci.

Questo tipo di ponte è stato studiato per essere costruito su corsi d’acqua tranquilli; la sua apertura avveniva tramite la normale corrente del fiume e la sua chiusura avveniva mediante un argano posto sulla riva del fiume.

Il ponte per farlo ruotare veniva collegato alla banchina per mezzo di un grosso perno.


Ponte chiuso


Lungo il corso d’acqua, per non ingombrare la navigabilità del fiume, veniva costruita una rientranza che serviva per alloggiarlo.

Anche il progetto di questo ponte, è descritto nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

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